l'anomalia in arte
ovvero:Pasca-Anurc-Sumus-Cruna-Acsap
di Paolo Vincenti
articolo apparso martedì 10 gennaio 2012 su IlPaeseNuovo - Quotidiano del Salento
Se dico Francesco Pasca, penso alla “singlossia”. Penso all’irrazionale, che stimola la curiosità sempre in fermento di questo intellettuale così anomalo (di “anomalia come arte”, per dirla con Brenot, se è vero che alla base di ogni pratica artistica c’è sempre una follia creativa che smuove qualcosa dentro, spinge, stimola, suscita..) Se dico Francesco Pasca, penso a parole in libertà, archetipi, combinazioni alchemiche o a strutture palindromiche, come il famoso quadrato magico “Sator Arepo”, che l’autore cerca nel mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto .. e il mosaicista è lui stesso, l’autore, che gioca una partita a scacchi con le entità sovra individuali, come il tempo, lo spazio, il reale, il virtuale, e poi Fiato,Thea, Poiesi(es), Giano, Alber(t)o, Guido, ossia le pedine-personaggi nella scacchiera di una complessa rappresentazione trans-modale che sono i suoi libri. Se dico Francesco Pasca, penso a “diversalità poetiche”, penso all’acronimo del suo cognome (P-pardus A-alatus S-sternit C-cornutum A-arietem), impresso enigmaticamente dal monaco Pantaleone in una scena di quel libro di pietra che è il mosaico otrantino. Dico Francesco Pasca e penso al linguaggio multiforme delle sue opere, alle più ardite sperimentazioni verbo-visive che caratterizzano il suo percorso poetico, filosofico, matematico, e penso ad un viaggio multimediale, fra luoghi reali e mentali, seguendo quel filo rosso che imbastiscono i pensieri associativi – dissociativi di questo vulcanico scrittore che, come nell’officina di Efesto, che è l’ “Eu-tpos” di Pasca, forgia demiurgicamente il corpo della sua narrazione, immaginifica e così affascinante. Penso alle infinite combinazioni che può dare la nostra lingua italiana, così antica eppure così moderna. Si, quando leggo alcune pagine del Pasca mi ri -innamoro di questa nostra lingua patrimonio e mi ricordo quanto la sua bellezza possa essere seducente, il suo potere coinvolgente, avvincente.